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Alfredo Gulino

Nato a Trieste il 03.07.1929 – deceduto a Anzio (RM) il 25.04.2004

 

A 17 anni volontario in Marina Militare fino al 1953 poi passò in Marina Mercantile dove rimase fino al 1960. Entrò nell’Amministrazione delle Poste  nel 1961 prima al telegrafo di  Barberino del Mugello e poi al telegrafo di Nettuno.

 

Nel 1975 fu trasferito nella Stazione Radio Costiera di Roma dove rimase fino al 1989. Per problemi di salute fu avvicinato alla sua residenza in Anzio presso la Posta Centrale con mansioni di  capo ufficio. Pensionato il 1° aprile 1993.

Radioamatore praticamente da sempre, fin da ragazzo frequentava un vecchio O.M. di cui poi sposò la figlia, la signora Luciana Amerighi.

 

Maggiore caratteristica di Alfredo era la precisione della sua manipolazione unita al suo ricco lessico derivante dai suoi studi classici. L’impressione che si precepiva, quando si faceva un QSO con lui, era la convinzione di avere di fronte un vero signore, calmo, tranquillo e sempre sicuro di se per via dell’infinita esperienza che aveva acquisito durante un intera vita. Manipolava ogni tipo di tasto con grande maestria anche se ultimamente preferiva esprimersi con il Bencher BY-1 paddle. Sua antenna preferita la Windom Carolina  apparato Kenwood FT850S.

Negli ultimi anni della sua attività radiantistica si dedicava principalmente ai collegamenti nazionali con una cerchia di amici, come I3VXO/Luciano I1GGL/(Giancarlo)  I1BRT/Carlo, con la quale comunicava  quasi in forma didattica non trascurando i segni d’interpunzione né le accentate per dare modo ai novizi di seguire e quindi imparare il CW classico durante un QSO dal vivo. Questo per contrastare la nuova moda presso pochista che si stava imponendo tra le giovani leve.

Nei primi tempi della mia esperienza sulle frequenze amatoriali Alfredo, (IZ0DDD) che era un mio collega a Romaradio, conoscendo la mia difficoltà a mettermi in sintonia con la procedura in uso presso i radioamatori, mi è sempre venuto incontro prendendomi quasi per mano in tante occasioni in cui  rimanevo perplesso quando per esempio il codice Q veniva stravolto completamente dagli O.M. oppure quando si usavano abbreviazioni a me sconosciute. Nei primi anni 2000, Alfredo non si faceva quasi più sentire in aria perchè diceva che i nuovi radioamatori erano diversi, credevano di sapere e conoscere tutto, mentre invece era solo apparenza. Questo lo infastidiva molto.

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